“LA SOLUZIONE” IN PERIODI DI CRISI
Vuoi costruire la casa cominciando dal tetto?
In questi giorni in cui l’epidemia di COVID-19 sta distruggendo tutto il tessuto economico e sociale si assiste a un proliferare di mail e proposte da parte di imprese di consulenza che offrono la “soluzione” a questo momento di crisi.
Quasi tutte dicono la stessa cosa: “Richiesta Finanziamenti Decreto Liquidità”, “Credito d’imposta per sanificazione”, “Cassa Integrazione”, e via dicendo.
Magari fosse così semplice!
Sicuramente questi sono strumenti utili e che bisogna utilizzare.
Tuttavia chi scrive vuole offrire uno spunto di riflessione alla domanda cruciale che in questo momento “lascia insonni” molti di voi imprenditori: come mi devo comportare?
Quella che stiamo vivendo è una crisi su vasta scala, un evento inaspettato che crea disorientamento, una sensazione di perdita di controllo e forti disturbi emotivi.
Durante una crisi, l’impresa non ha bisogno di un piano di risposte predefinito, ma di comportamenti e mentalità che gli impediscano di reagire in modo eccessivo e che l’aiutino a guardare in avanti.
All’atto pratico quindi cosa devo fare ti starai chiedendo. Continua la lettura e cercherò di spiegartelo.
Innanzitutto ti devi organizzare. In una crisi caratterizzata dall’incertezza i problemi che si presentano sono scarsamente conosciuti e difficili da comprendere, quindi devi raccogliere informazioni, elaborare soluzioni, metterle in pratica e affinarle progressivamente e soprattutto condividerle con i tuoi collaboratori.
Nelle emergenze di routine sicuramente l’esperienza è la qualità più preziosa, ma in crisi inedite e su vasta scala il carattere assume la massima importanza.
Devi agire con una “calma deliberata” cioè devi cercare di guardare la situazione in modo distante e pensare con chiarezza a come superarla (ci vuole umiltà e risolutezza).
Poi devi avere un “cauto ottimismo” cioè fiducia unita a realismo. E’ più efficace trasmettere fiducia sulla capacità dell’impresa di uscire dalla crisi riconoscendo nello stesso momento l’incertezza e cominciando ad affrontarla raccogliendo più informazioni possibili. L’ottimismo sarà più utile una volta passata la crisi.
Impara a gestire questo ciclo: mi fermo, valuto, prevedo e agisco.
Aspettare che emergano una serie di fatti per poi prendere una decisione finale potrebbe rivelarsi dannoso.
Invece se raccolgo informazioni a un certo momento, mi fermo, valuto, prevedo e agisco, e faccio questo molto spesso ti aiuterà a mantenere uno stato di calma deliberata ed eviterai di reagire eccessivamente alle informazioni appena acquisite.
Rivedere le idee e dubitare aiuta l’imprenditore a valutare criticamente le azioni.
In chiave strategica questo significa che bisogna utilizzare tutti, e dico tutti, i benefici messi a disposizione dallo Stato ma non in modo disorganizzato, bensì gli aiuti devono servire per attuare strategie di flessibilità/integrazione al fine di creare una struttura organizzativa capace non solo di difendersi ma di creare le condizioni per uno sviluppo sostenibile successivamente alla crisi.
Fermatevi a ragionare, pianificate, datevi obiettivi, rivedete la vostra impresa e poi utilizzate gli incentivi per attuare tutte le strategie necessarie a creare un nuovo ciclo di sviluppo.
Una buona casa si costruisce dalle fondazioni e non dal tetto!